Gemme e pietre preziose

Lo Zaffiro

Lo zaffiro

Lo zaffiro

Il nome Zaffiro deriva dal latino “sappheiros”, che significa blu. Alcuni lo fanno derivare dall’ebraico “sappir” (pietra preziosa) o dal sanscrito “sanipriya”. Usato per descrivere una pietra preziosa scura, “sanipriya” significa “sacra a Saturno” e quest

Lo zaffiro

 

a etimologia sarebbe accreditata dal fatto che, nelle credenze astrologiche indiane, lo Zaffiro è considerato la gemma di Saturno.

In passato, “sappheiros” faceva di solito riferimento al Lapislazzulo piuttosto che al Corindone Blu, mentre nell’antica Grecia il moderno Zaffiro veniva probabilmente designato come “hyakinthos”.

Proprietà fisiche dello zaffiro

Lo zaffiroÈ una varietà nobile monocristallina dell’ossido di alluminio (Al2O3), fortemente allocromatico e unica sostanza naturale di durezza 9 nella Scala di Mohs.

Il centro dello zaffiro è il risultato della presenza simultanea di ferro e titanio che sostituisce un po’ di alluminio nella tela del corindone. Tuttavia, un eccesso di ferro comporta spesso un colore sottostante verdastro solitamente poco apprezzati. Gli indici di rifrazione e la densità aumentano con il tasso di ferro. Inoltre, gli indici di rifrazione variano da 1.76 a1.77 e da 1.77 a 1.78. la densità è compresa tra 4.0 e 4.1.

Altri colori della zaffiro

Il corindone si presenta in quasi ogni possibile colore in natura, dipende dall’elemento cromoforo o colorante che ne caratterizza la tinta. Come abbiamo detto, tutti, tranne i rubini rossi, vengono chiamati genericamente zaffiri ma la loro rarità e preziosità può essere molto variabile.

Una varietà molto rara e dal nome particolare è quella estratta in Sri Lanka la cui colorazione arancio rosata è stata associata ai fiori di loto da cui il nome di Zaffiro Padparadscha.

Per classificare questi zaffiri come Padparadscha oltre all’origine c’è bisogno di una classificazione del colore molto accurata in quanto la pietra deve presentare sia la tinta rosa sia arancio e se il colore assume un aspetto troppo scuro può perdere la sua classificazione come Padparadscha.

Anche in questo caso è sempre consigliabile far certificare la pietra.

Corindone

Si tratta di un minerale allocromatico, cioè un minerale che si presenta in tutti i colori. La colorazione dipende da elementi chimici cromofori che tuttavia non alterano la sua composizione chimica.

Le principali varietà gemmologiche sono:

  • Rubino: varietà di corindone di colore rosso, dovuto al cromo, in varie tonalità
  • Zaffiro: varietà di corindone di colore blu, dovuto al ferro e al titanio, in varie tonalità
  • Padparadscha (traduzione: fiore di loto): varietà di corindone di colore aranciato, dovuto ai cromofori
  • Leucozaffiro: varietà di corindone trasparente ed incolore

Sono spesso chiamate impropriamente ‘zaffiri’ anche altre varietà ad esclusione del rubino. Tra parentesi la vecchia nomenclatura.

  • Zaffiro giallo (Topazio Orientale): varietà di corindone di colore giallo, dovuto al cromo e al manganese
  • Zaffiro verde (Smeraldo Orientale): varietà di corindone di colore verde
  • Zaffiro viola (Ametista Orientale): varietà di corindone di colore viola
  • Zaffiro rosa (Patmaraga): varietà di corindone di colore rosa carico

Le corrispondenti gemme artificiali oggi sono facilmente prodotte mediante fusione di allumina con impurezze (opportunamente dosate).

Commercialmente si trovano altre definizioni, provenienti dalle zone di commercializzazione (IndiaThailandiaBirmania, ecc.)

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