Credenze popolari sul giaietto
Il Giaietto, pur contenendosi in un costo modesto, è stato più volte sostituito con ebanite o, peggio, con vetro nero, compromettendo le sue qualità magiche. I greci lo offrivano a Cibele, signora di tutti i prodotti del suolo, ma più tardi fu consacrato a Saturno, per l’evidente analogia con le cose antiche e con il triste saturnino colore nero.
Gli antichi credevano che esso, reso brillante dal fuoco, scacciasse i serpenti a causa dell’odore sgradevole che emana. Il suo fumo, assicurava Orfeo, allontanava gli spettri e gli spiriti dei morti. Portato addosso esso diventava parte integrale del corpo e dell’anima del portatore: era perciò amuleto contro il malocchio, gli incantesimi, le allucinazioni e talismano potente per chi si accingesse a intraprendere un viaggio. Consce di questa proprietà del minerale, le donne irlandesi ne bruciavano ogni giorno, quando il marito era assente per proteggerlo da eventuali pericoli. Si credeva che bruciasse a contatto con l’acqua e, curiosamente, si spegnesse con l’olio, ma questa particolarità non si evidenziava quando stava per verificarsi un evento desiderato dallo sperimentatore.
L’occhio buono che protegge dall’occhio cattivo
Sa sabegia, Su cocco, Su pinnadellu, amuleto che aveva il potere di scacciare il malocchio, varia il suo nome in base alla provenienza. Come gran parte degli amuleti e’ realizzato in argento. Oggi la pietra nera centrale utilizzata e’ un agata nera, spesso erroneamente confusa con la piu’ pregiata onice o la rara ed antica ossidiana. Anticamente veniva spesso usato il giaietto, una varieta’ di lignite, una “pietra” di origine vegetale. Insieme all’agata, importantissima gemma che ha molteplici usi e proprieta’ nella cristalloterapia, è presente il corallo, pietra del bene, dalle lontane origini pagane e riconosciuta tale anche dalla Chiesa per la quale e’ rappresentazione del sangue di Cristo. Il corallo, pietra preziosa di origine animale a rappresentazione del “bene” è immancabile in questa linea di prodotti. I miglior gioielli vengono realizzati con la pregiata varieta’ del “corallium rubrum”, piu’ noto come “corallo rosso del mediterraneo” materiale tipico della Sardegna.
Dicerie: Si dice che… il gioiello si rompa quando la persona è attaccata in qualche modo da un malocchio. Questo evento spezzerebbe il flusso negativo lanciato contro la persona. Il corallo devierebbe nella pietra nera il malocchio e la rottura della pietra o del gioiello stesso lo allontanerebbero definitivamente.