Il turchese è un minerale di colore azzurro-verde appartenente al sistema triclino. Il turchese (detta anche turchinia o callaite) è un minerale, più precisamente un fosfato basico e idrato di alluminio e rame, che donano alla pietra rispettivamente le sue sfumature di colore verde (alluminio o ferro) e blu (rame). Il turchese è però una pietra particolare per una serie di caratteristiche che ne determinato l’unicità.
Sempre opaca o appena traslucida, questa gemma può mostrare un colore azzurro uniforme o venature dendritiche brune o nere di limonite. Rarissima in cristalli trasparenti, si trova sempre in noduli o masse microcristalline reniformi oppure in sottili venature all’interno delle rocce incassanti. La sua porosità causa facili alterazioni al colore originario e per questo motivo talvolta si effettuano trattamenti di impregnazione a scopo protettivo.
Con il suo inconfondibile colore azzurro intenso, che talvolta vira verso il verde acqua, il Turchese rappresenta una delle pietre più antiche, avvolte da un’affascinante aura misteriosa. Già gli Antichi Egizi, i Navajo e gli Apache la ritenevano una pietra porta fortuna. Scopriamone i benefici che ne possiamo trarre indossandola o semplicemente tenendola in casa. È una pietra molto antica che, fin dai tempi antichi, è considerata simbolo di saggezza e fortuna, in grado di provocare emozioni positive in chi la indossa o semplicemente la possiede.
L’origine del nome Turchese è incerta, ma sembra derivare dal vocabolo francese ‘turc’ (turco). Le Turchesi, infatti, giungevano in Europa dalla Persia attraverso la Turchia. I principali giacimenti si trovano in Iran (giacimenti noti dal ‘200), Stati Uniti (Arizona, Nuovo Messico, Nevada), Messico, Sudafrica, Russia, Egitto, Israele, Tibet, Cina. La Turchese, nota da millenni, è una pietra affascinante e ricercatissima: simbolo della divinità celeste e delle meraviglie d’Oriente. Per primi furono i Persiani ad amarne la qualità più pregiata, di color azzurro cielo. Lo splendido colore azzurro, dovuto al rame, ha fatto del Turchese una pietra sacra anche in Tibet, nell’Antico Messico e nel Perù precolombiano. In Europa è diventata la pietra dei cavalieri e dei viaggiatori che proteggeva da rischi e pericoli. Montata in Argento, è considerata un amuleto protettivo. Ed ora un breve chiarimento circa la Pasta di Turchese che è un prodotto molto diffuso ed utilizzato in gioielleria. La si ottiene attraverso un processo di lavorazione che utilizza due componenti: la polvere di Turchese ed una resina. Essendo la polvere di Turchese notoriamente bianca, ne deriva che la colorazione nitida ed uniforme della pasta di Turchese é il frutto di colorazioni associate alla componente in resina. La classificazione ” 4 Fiori” identifica il massimo grado di qualità di una pasta di Turchese.
A rendere il turchese oggetto dell’attenzione di innumerevoli popoli ha sicuramente contribuito il suo colore, le cui sfumature che variano dal verde all’azzurro racchiuderebbero sia il colore del mare che quello del cielo.
Nelle culture sia del Nord che del Sud America, e in particolare in quella apache, il turchese viene utilizzata per la realizzazione di oggetti rituali che darebbero il potere di comunicare e comprendere le forze celesti. Analogamente, in molti testi tibetani il colore turchese viene utilizzato per descrivere l’ ”azzurro divino”: non a caso, i capelli e le sopracciglia di alcune divinità del pantheon tibetano sono blu-azzurri.
Se da un lato il colore del turchese ha dato a questa pietra un notevole valore spirituale, d’altra parte anche alla sua tendenza a cambiare colore (spesso considerata un suo “difetto”) sono stati attribuiti significati particolari.