L’occhio di tigre è una varietà di quarzo contenente inclusioni di crocidolite, un minerale facente parte del gruppo dell’amianto. La presenza di queste fibre isoorientate, di colore giallo tendente all’oro, impartisce alla massa un effetto particolare detto gatteggiamento. Viene utilizzato principalmente come gemma per la creazione di gioielli di solito con taglio a cabochon. Il minerale proviene principalmente dal Sudafrica e seppure apprezzato per la particolarità, non ha molto valore.
L’Occhio di Tigre è una pietra che appartiene al gruppo dei quarzi, non è tuttavia una pietra vulcanica. Originaria del Sud Africa dove vi sono diversi giacimenti, è diffusa anche in altri paesi come l’Australia, l’India, la Birmania e il Brasile.
Descrizione della pietra
Questa pietra appartiene alla famiglia dei quarzi e contiene limonite. Si compone dei seguenti elementi chimici
- Silicio
- Ossigeno
- Ferro
Il colore bruno-dorato della pietra Occhio di Tigre è molto intenso e ricorda la Terra da cui trae origine.
Questa pietra è legata all’Elemento Fuoco e per questo agisce sulla sfera dell’energia e della forza attiva cioè il coraggio, la forza di volontà e la determinazione
Nome: Occhio di Tigre
Composizione chimica: Biossido anidro di silicio, formula base: SiO2+FeOOH. Famiglia dei quarzi; deriva dall’ Occhio di Falco per l’ ossidazione delle fibre di crociodolite contenute, che diventano limonite
Da dove viene: Sudafrica, Australia
Colore: bruno, dorato
Peso specifico: 2,65 (intermedio)
Durezza: 7 della scala Mohs (molto elevata)
Lucentezza: vitrosa
Sistema cristallino: trigonale romboedrico; cristalli a forma di prisma o di piramide esagonale
Occhio di tigre: come riconoscerla
Non è possibile sbagliare: l’Occhi di Tigre è una pietra facilmente riconoscibile, unica sul suo genere. Il colore è giallo brunastro con striature nere o marroni scure.
Non è una pietra particolarmente pregiata e non costa troppo, quindi non è necessario riprodurla o imitarla.
Attenzione però al colore: se brilla troppo forse è stata tinta artificialmente.
In gioielleria l’Occhio di Tigre viene utilizzato per confezionare Collane, Bracciali, Anelli, Ciondoli e Orecchini, ma anche Gioielli da Uomo. L’Occhio di Tigre viene sovente lavorato per creare Sculture ed Oggetti e Fili di Sfere per creare Gioielli. Interessante anche nella sua forma naturale di Minerale grezzo o levigato. L’Occhio di Tigre viene comunemente tagliato a Cabochon . Proteggere dagli urti (può rompersi se riceve urti paralleli alla direzione delle fibre). Per la pulizia dell’Occhio di Tigre si consiglia l’immersione per qualche ora in acqua fredda salata.